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L’educazione al tempo di ChatGPT e internet: crisi o opportunità?
Dalle crisi dei metodi tradizionali, potrà emergere un sistema educativo più aperto, inclusivo e a misura di persona. Se non perdiamo la speranza, ma sfruttiamo la possibilità di interrogarci su come insegnare, ne usciremo più forti, preparati e, inevitabilmente, critici.
Dante e le vie della giustizia
Tentare una ricostruzione unitaria e coerente dell'idea della giustizia in Dante è, “se non impossibile, quantomeno assai difficile”. Ed è proprio da questa premessa che, la Professoressa Marta Cartabia, in occasione della Lectio magistralis dal titolo “Molti hanno giustizia in cuore”, tenutasi presso la Casa di Dante (Firenze), lo scorso 7 maggio, ha voluto esplorare cinque delle innumerevoli vie della giustizia che Dante percorre nella Commedia: il contrappasso, la proporzione, la vendetta, le eccezioni alle regole, la riparazione.
Verso le elezioni europee del 2024
Ogni cinque anni i cittadini europei sono chiamati a un grande esercizio di democrazia: le elezioni europee per rinnovare le cariche che compongono l’eurocamera. Il risultato elettorale, dunque, è centrale per la definizione delle priorità di governo dell’Unione, che ogni giorno impattano sulla vita dei cittadini, dall’economia alla salute, dalle politiche sul lavoro all’ambiente e alla sicurezza. Le elezioni del 2024, le decime della storia europea, saranno caratterizzate non solo da una forte cassa di risonanza a livello nazionale.
Futuro Europa. L’intervento di Paolo Gentiloni
Il testo è l’intervento di Paolo Gentiloni, commissario europeo per gli affari economici e monetari nella Commissione von der Leyen, che ha tenuto al corso di formazione politica #FormPol di Comunità di Connessioni in data 6 maggio 2023.
“Joe Biden, la sua vulnerabilità è la sua forza”: il commento di Francesco Clementi
La sfida del presidente Biden, a maggior ragione dopo il discorso sullo “stato dell’Unione”, presenta prospettive nuove e, per certi aspetti, inedite dentro la tradizione costituzionale americana. Il commento del Prof. Francesco Clementi, ordinario di Diritto pubblico comparato alla Università di Roma “Sapienza”.
Un richiamo alla responsabilità: aspettando il Primo maggio
In definitiva, la lotta alle diseguaglianze è possibile. Ma impone di “assumersi la responsabilità” di inseguire un ideale. Come insegnava Carl Christian Schurz, gli ideali sono come le stelle. Li scegliamo come guida e, seguendoli, raggiungiamo il nostro destino. Sulla sponda opposta, restano coloro che, secondo Kant, si accontentano di affermare “che il mondo sarà sempre così come è andato finora”.
Il 75° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani
Sono passati 75 anni da quando alcuni leader politici e intellettuali lungimiranti come F. D. Roosevelt, Eleanor Roosevelt, Jacques Maritain, John Humphry e René Cassin, ascoltando lo sdegno dell’opinione pubblica per le conseguenze della guerra, rivoluzionarono l’ordinamento internazionale ponendo la dignità della persona al di sopra della sovranità dello Stato. Da quella scelta politica è nata la Dichiarazione universale dei diritti umani. Dopo 75 anni dalla sua approvazione, è utile interrogarsi sull’attualità dei diritti e degli impliciti doveri sanciti dalla Dichiarazione, sul loro fondamento e sull’efficacia della loro tutela, per poterci porre un’ulteriore domanda: perché i diritti umani «regnano ma non governano» e perché si compiono le più feroci crudeltà nel loro nome?
L’Europa tra politica estera e difesa comune
Per molti secoli l’Europa è stata al centro del mondo: la maggior parte delle più grandi civiltà, che in diversi periodi storici hanno ricoperto un ruolo centrale nella definizione delle gerarchie del mondo moderno erano europee; si pensi alla cultura del popolo italiano, agli imperi di Francia, Spagna, Portogallo e quello britannico.
La Pasqua: la lotta tra morte e vita
La Pasqua sfida la fede di chi è in ricerca perché ci porta a credere non nel Risorto che è stato crocifisso, ma in Gesù Crocifisso che è risorto. Per questo motivo, la risurrezione è il lato luminoso dell’esperienza della morte, il suo compimento più naturale.
Un equilibrio precario: Amnesty International fa il quadro globale sui diritti umani
Nelle pagine del 2022 del Rapporto Annuale di Amnesty International, si scrivono capitoli di diritti umani ancora costantemente e terribilmente calpestati. Violazioni del diritto internazionale umanitario; limitazioni delle libertà di espressione, associazione e riunione pacifica; violenza di genere contro donne e persone LGBTI; crisi economiche associate all’impatto della pandemia, ai conflitti e al cambiamento climatico che hanno provocato una forte crescita del costo della vita e dell’insicurezza alimentare: questi sono i temi che emergono e che rivelano una stretta interconnessione ed un conseguente aumento delle diseguaglianze sociali. Le violazioni dei diritti umani ledono nel profondo la dignità umana. In questo senso, gli stati non possono prescindere dall’intraprendere azioni per migliorare la forza e la resilienza della struttura internazionale sui diritti umani e per promuovere lo sviluppo dei meccanismi internazionali in grado di fornire risposte coerenti ed efficaci alle violazioni, ovunque esse si verifichino.