La costante presenza ed espansione delle tecnologie digitali, nella vita di ogni giorno, è un fenomeno che risulta, oramai, difficile da ignorare.

Questo ha consentito di registrare numerosi effetti positivi in campo scientifico, giuridico, letterario ed artistico: si pensi agli importanti progressi registrati nel settore medico, in cui i nuovi dispositivi informatici risultano in grado di diagnosticare malattie o assistere i professionisti nell’esecuzione di interventi chirurgici o alle potenzialità delle intelligenze artificiali nel settore giuridico in cui rappresentano uno strumento di grande ausilio per avvocati, magistrati e operatori del diritto, nella elaborazione di dati o nella redazione di atti.

Gli incredibili effetti positivi, tuttavia, devono necessariamente scontrarsi con una realtà in cui non è possibile ignorare le preoccupazioni che questi sistemi comportano sulla tutela dei diritti umani, la tutela del diritto alla privacy e la necessità di salvaguardare tecniche garantiste di elaborazione e archiviazione dei dati.

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INTELLIGENZA ARTIFICIALE/ E legge europea, la tentazione del controllo alla prova del garantismo