Nella straordinaria cornice del lago di Nemi, che dai Romani fino a Frazer è stata fonte d’ispirazione per gli uomini, si è aperto il terzo congresso della Comunità di Connessioni. In questa occasione, numerosi nuovi volti, forti dell’intensa esperienza della scuola di formazione politica FormPol, si sono uniti con determinazione al tavolo del confronto, dando un prezioso contributo.
Tutto, come al solito, è iniziato da un momento di ricerca e scavo interiore in colloquio con Dio. “Essere cristiani”, ricorda infatti Padre Occhetta, “non è essere fedeli a una legge, ma a una persona, a una relazione”. Alla base della nostra esperienza, infatti, c’è la cura della dimensione spirituale sulla quale costruiamo l’approfondimento dei temi dell’agenda politica, come anche la elaborazione di proposte all’interno della comunità.
Il Congresso ha posto al centro del dibattito l’esigenza di costruire una cultura della fraternità fondata sul rispetto delle diversità e dalla ricerca di una costante relazione con l’altro, superando i conflitti. “Il pane che si spezza è buono per tutti”, continua Padre Occhetta, “il pane che non si spezza si indurisce e si butta via”. Questo pensiero ci ha guidato al tavolo della riflessione, incoraggiandoci a vivere la condivisione dei nostri talenti, come un gesto di cura verso la collettività e verso il nostro prossimo.
Comunità di Connessioni si auspica di raccontare la cultura della fraternità orientata su quattro temi che hanno caratterizzato il nostro percorso negli ultimi anni: ambiente, lavoro, giustizia, riforme.
La società italiana e, più in generale, quella europea, si trova oggi a un punto di svolta. Le evoluzioni geopolitiche e i conflitti culturali e sociali, sempre più presenti, ridisegnano gli equilibri politici. Tali mutamenti rischiano di far affievolire la forza delle tutele europee nelle quattro aree prospettate, ponendo progressivamente in discussione il valore fondante della nostra unione: la dignità umana. Per evitare questo scenario è necessario rigenerare profondamente questi ambiti di competenza e d’impegno sociale attraverso una nuova alleanza tra persone, società civile e istituzioni. Il cuore di questo nuovo impegno ha una radice culturale e spirituale precisa: la fraternità.
Ci proponiamo, dunque, di costruire la cultura della fraternità testimoniando il nostro impegno civico nelle diverse forme che ci contraddistinguono: dagli articoli di approfondimento agli editoriali sull’attualità e politica, dagli incontri magistrali e laboratoriali della scuola di formazione politica ai ritrovi più intimi del gruppo dei 33, che trasforma l’esperienza e la competenza di alcuni in un bene per tutti. La testata editoriale si offre come una cornice in grado di raccogliere tutte le nostre piccole buone pratiche che potranno, magari un giorno, essere anche per altri un modello per un agire nuovo, più fraterno e più umano.
Questa è la Comunità di Connessioni che guarda verso un nuovo anno: un gruppo di persone convinte che ciò che non genera degenera, e che vuole continuare a donare alla collettività un’ambiente di formazione gratuita, un luogo di scambio e d’incontri in fraterna amicizia e soprattutto uno spazio dove il lievito custodito in ognuno di noi possa crescere ed essere cibo per tutti.