La storia di oggi ce la racconta Monica, una psicologa che ha dato alla luce la sua seconda figlia nel pieno della pandemia. Per tutte le neo-mamme la crisi dovuta a Covid-19 non è un momento facile: molte di loro si sono viste cancellare le visite pre-parto, hanno dovuto partorire con guanti e mascherina, senza i loro familiari vicino fino al momento delle dimissioni e senza poter accedere ai corsi di accompagnamento alla nascita. Spesso di queste difficoltà si accorgono solo gli addetti ai lavori e le famiglie interessate. Tutti questi fattori però vanno a incidere in un momento già di per sé delicato nella vita di una donna.

Monica, grazie alla sua esperienza lavorativa, conosce bene la delicatezza di tale momento nella vita di una donna. Infatti, scrive: “ho frequentato spesso il dolore e la tristezza connessi al baby blues, conosco da vicino il senso di impotenza e di solitudine che sovente fanno visita alle madri al calare della sera e che sono tanto potenti quanto lo è la gioia travolgente di accogliere una nuova vita”. Per questo ha deciso di mettere in campo la propria esperienza di madre e clinica per creare uno spazio che potesse dare voce ai sentimenti delle neo-mamme e delle donne in gravidanza, perché non si sentissero dimenticate in questa situazione così complessa. Monica racconta che tutto è nato: “da un’esigenza personale, si è allargato a qualche amica e conoscente e, nel giorno di poco, è diventato casa per oltre 1000 mamme che lì trovano supporto”. Questo luogo virtuale è un gruppo Facebook “Mamme ai tempi del Coronavirus” che, grazie all’aiuto di professionisti in diversi campi, offre sostegno e ascolto. Nel gruppo sono presenti ostetriche, consulenti per l’allattamento e psicologhe, ma anche insegnanti di yoga, pilates e danza e consulenti babywearing. Ciascuno dona gratuitamente le proprie conoscenze e la propria professionalità affinché mamme e neonati siano accompagnati al meglio.

Il gruppo però non si limita all’assistenza delle madri, ma diventa occasione di confronto per i professionisti che ne fanno parte. Nel dialogo instaurato si scoprono nuove modalità e approcci all’argomento. Dando gratuitamente qualcosa di sé, in questa condivisione solidale, ognuno ne esce arricchito sia personalmente ma anche praticamente. Per questo Monica, alla domanda rivoltale qualche giorno fa su quale fosse il ricavo di questo impegno, risponde così: “non ci guadagno nulla se parliamo di profitto ma si, ci guadagno tantissimo in termini di energia, di carica positiva, di riserva di amore incondizionato, di amicizie e solidarietà. In questo gruppo ho scoperto professioniste con le quali sento di avere una grande intesa e delle quali mi fido profondamente”. Aggiunge che questo gruppo è stata l’occasione per riscoprire rapporti, per poterli apprezzare sotto una luce diversa ma allo stesso tempo è stato anche il seme che ha fatto germogliare nuove amicizie che è sicura di potare con sé anche quanto l’onda della crisi pandemica sarà passata. E ancora: “in questo gruppo ho ritrovato il valore dell’empatia, della condivisione gratuita e disinteressata, ho assaporato il vero senso della parola gratis, ovvero “con grazia” e di questa grazia ringrazio tutte voi perché mi scalda il cuore ogni giorno”.

La testimonianza di ciò che sta costruendo questo gruppo ci ricorda un valore importante: nonostante la difficoltà del momento, sapendo usare intelligentemente i mezzi offerti dalla rete e grazie alla solidarietà e alla condivisione delle proprie competenze, si può emergere arricchiti, rinnovati e accompagnati. Se volete scoprire di più sull’attività di “Mamme ai tempi del Coronavirus”, se avete bisogno o se volete condividere le vostre esperienze e competenze, di seguito trovate tutti i riferimenti:
https://www.facebook.com/groups/1509849475829147/?ref=share