In un contesto economico in costante mutamento, l’Italia affronta una sfida cruciale che va oltre i problemi dell’educazione umanistica, che è essenziale per preservare e coltivare i valori fondanti della nostra cultura. Il paese si trova infatti carente di figure tecniche altamente specializzate.

L’ultimo bollettino del sistema formativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal[1], mostra un quadro preoccupante e evidenzia la necessità di un approccio mirato per valorizzare i percorsi di alta specializzazione e risolvere il problema della mancanza di figure tecniche altamente qualificate.

I dati che emergono dal bollettino del sistema formativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal, mostrano un contesto critico. Infatti, da settembre a novembre 2023, il numero di posizioni aperte all’interno delle fabbriche italiane è aumentato di oltre 531.000 richieste, segnando un incremento di 7.000 richieste rispetto al 2022. Tuttavia, questa crescita si accompagna a una sfida significativa: il 48% delle imprese non riesce a trovare i giusti candidati.

A livello territoriale le imprese del Nord est sono molto colpite, con una percentuale di posizioni non coperte che si attesta al 53,4%, superiore a quelle del Sud e delle Isole che si attesta intorno al 43,5%. La situazione al Centro e nel Nord Ovest si attesta sulla media nazionale.

Le imprese riscontrano inoltre grandi difficoltà a reclutare tecnici specializzati nel settore della gestione dei processi produttivi, ingegneria, la salute e la distribuzione commerciale.

Il quadro riportato evidenzia l’urgenza di investire nella formazione di professionisti, valorizzando tutti i percorsi di formazione tecnica e specialistica a tutti i livelli.

Innanzitutto, attraverso la valorizzazione dei percorsi professionalizzanti attraverso il miglioramento della didattica negli istituti tecnici secondari di primo livello e potenziando le partnership aziendali per lo svolgimento di tirocini curricolari durante il percorso di studi.

Infine, è necessario implementare le fasi di orientamento attraverso la valorizzazione dei percorsi formativi presso gli Istituti Tecnici Superiori.

Gli ITS svolgono infatti un ruolo fondamentale per colmare il divario tra l’istruzione e il mondo del lavoro, formando professionisti altamente specializzati, in grado di assumere ruoli di rilievo e altamente qualificati all’interno delle aziende.

I percorsi di alta formazione presso gli istituti tecnici superiori offrono percorsi formativi mirati, focalizzandosi su competete pratiche e specialistiche richieste dalle aziende.

L’implementazione di programmi di formazione tecnico – specialistici contribuisce non solo a garantire una formazione di qualità, ma anche a fornire ai giovani l’opportunità di applicare le proprie conoscenze direttamente sul campo.

Inoltre i percorsi professionalizzanti presso gli ITS rappresentano un notevole elemento di valore grazie alla loro innata flessibilità e adattabilità alle dinamiche del mercato del lavoro. Un significativo passo avanti è stato compiuto attraverso la creazione di passarelle[2], un meccanismo innovativo che consente agli studenti di cambiare il percorso professionale senza perdere i crediti già acquisiti. Questa caratteristica non solo facilita il processo di adattamento alle mutevoli esigenze lavorative, ma agisce anche come un incentivo prezioso, riducendo gli abbandoni durante il percorso di studio e promuovendo una formazione più mirata e personalizzata.

Parallelamente ai percorsi di formazione, sarebbe utile potenziare e incentivare le forme di formazione duale, in particolare l’apprendistato professionalizzante, previsto dall’art. 44 del d.lgs. n. 81/2015.

La diffusione e l’implementazione degli istituti tecnici superiori e delle forme di apprendistato non solo risolve la carenza di figure tecniche alleante specializzate, ma offre anche vantaggi tangibili alle imprese e ai giovani. Le prime, avendo accesso a una forza lavoro qualificata, possono incrementare la loro produttività e competitività a livello globale. I secondi godono di opportunità di carriera più ampie e stimolanti, con la possibilità di continuare a formarsi e ottenere una qualifica professionale e adattarsi alle nuove sfide del mercato del lavoro in modo agile.

In conclusione, investire negli ITS e nell’apprendistato rappresenta una soluzione vincente per il Paese, contribuendo a valorizzare i percorsi di alta specializzazione e ad affrontare con successo la crescente domanda di figure tecniche altamente specializzate. La collaborazione tra le istituzioni educative, le aziende e il governo è essenziale per garantire il successo di queste iniziative e costruire un futuro eccellente nella formazione e nello sviluppo di talenti che possano garantire il futuro dell’industria manifatturiera italiana.

 

[1] Bollettino del sistema formativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal: https://excelsior.unioncamere.net/excelsior-bts/document/bollettino/month/10837

 

[2] Eugenio Bruno e Claudio Tucci: Arrivano le «passerelle» tra Its Academy e atenei per ridurre gli abbandoni, IlSole24Ore, 20 novembre 2023 https://www.ilsole24ore.com/art/arrivano-passerelle-its-academy-e-atenei-ridurre-abbandoni-AF8mTQcB