Il secondo appuntamento di Connessioni, con a tema il rapporto tra politica e cultura, si è tenuto in data 1° febbraio e ha visto come ospite il Ministro per i beni e le attività culturali e il turismo Dario Franceschini.

Nel corso della sua lezione, il Ministro, ha sottolineato l’importanza della cultura e delle politiche culturali per il nostro Paese e per l’Europa intera. Essa rappresenta un elemento fondamentale per la società, nella tessitura di relazioni e di conoscenza, nonché per l’economia di una nazione come l’Italia, che ha la fortuna di possedere un patrimonio culturale che non ha eguali nel mondo.
Citando le parole del Ministro, dobbiamo “cercare di avvicinare al valore dell’approfondimento culturale e far capire l’esclusività in cui viviamo, che tante volte viene trascurata. L’Italia è un museo diffuso. Si respira bellezza, si vive bellezza”.
Tuttavia, per far sì che questa bellezza sia preservata, e continuamente rinnovata, è importante, oltre che il sostegno economico, investire in ciò che è contemporaneo e nel dialogo tra la creatività e il digitale. Quest’ultimo, in particolare, può diventare una grande fonte di rilancio delle bellezze del nostro Paese, sia da un punto di vista comunicativo che da un punto di vista direttamente artistico.
Il Ministro ha inoltre speso parole molto importanti sulla centralità della cultura per la crescita e lo sviluppo della società, dicendo che “investire in cultura è la prima opera progressista: aiuta a ricostruire il tessuto sociale, ad abbassare il divario culturale ed economico al suo interno e a creare sensibilità e valori comuni”. Ancora una volta non è possibile immaginare una società che funzioni secondo giustizia senza che dietro non ci sia una coscienza culturale viva e dinamica, in grado di nutrire costantemente i cittadini, le istituzioni e le comunità.

Questo ragionamento è ancor più vero e necessario per l’Europa e il suo destino. Non possiamo dimenticare come essa sia, ancor prima che una comunità economica e politica, il frutto di una svolta culturale, segnata dal dolore delle due guerre mondiali e dal coraggio di chi ha voluto mutualmente offrire la propria storia e i propri valori costruendo una casa comune per la difesa e la costruzione del futuro, memori del tragico passato. La preservazione e il contagio tra le culture europee è l’unico modo per far nascere un popolo europeo che si riconosca tale.
di Tommaso Galeotto