Giorgio Napolitano ha segnato alcuni primati: “re Giorgio” è stato il primo presidente della Repubblica italiana ad essere rieletto (2006-2013 e 2013-2015); Kissinger lo definiva “il mio comunista preferito”, in quanto noto comunista con simpatie atlantiste; primo e unico membro del Partito comunista italiano a insediarsi al Quirinale. Proveremo a ripercorrere tre aspetti di un presidente che, in un partito e in un periodo piuttosto complesso, ha dedicato la propria vita all’impegno politico, alla fine, per il bene comune del Paese.
La polemica tra il Governo e la Magistratura di questi mesi continua a espandere una crepa nel nostro sistema democratico. Sono bastate le vicende giudiziarie che hanno coinvolto la ministra Daniela Santanchè, il sottosegretario Andrea Delmastro e il figlio del Presidente La Russa per determinare un duro botta e risposta tra i due poteri.
Sin dalla prima consultazione elettorale del 1948 la nostra democrazia è stata segnata da una forte contrapposizione tra blocchi politici che corrispondevano a idee...
Dai tempi del Patto di Bretton Woods, era il 1944, ad oggi, mai come adesso l’Unione Europea era stata al centro del dibattito pubblico. Certo, l’UE ha vissuto molte sfide e di varia natura, e molte in tempi recenti: la crisi economico-finanziaria del 2008, che ha dato spazio alle politiche di austerity, linfa ineguagliabile per i populismi; l’avvento del Covid 19, che ha messo in ginocchio il mondo intero, Europa compresa; e ancora, la guerra in Ucraina, con urgenze a cascata per i Paesi dell’Unione Europea, dal contrasto all’innalzamento dei prezzi dell’energia alla predisposizione di un piano di aiuti al popolo ucraino.
Il “metodo democratico” è indicato dalla Costituzione come modalità con cui i cittadini possono concorrere a “determinare la politica nazionale” (art. 49). Il nostro...