A promuovere la riparazione potrebbe essere una figura nuova: quella del mediatore “lavorista”. La sua istituzione potrebbe essere prerogativa dei contratti collettivi nazionali e aziendali di lavoro. La Riforma Cartabia ha candidato gli avvocati ad assumere questo ruolo ma occorre una formazione ad hoc, altrimenti la logica del conflitto, ancora pervasiva nel lavoro, potrebbe segnarne il fallimento.
I recenti avvenimenti politici ci invitano a riflettere sul valore della leadership, su quali principi motivano l’agire politico e, più in generale, sul metodo e sullo stile delle decisioni politiche. Tornare ai classici della letteratura, in questo caso l’Eneide di Virgilio, può farci riflettere su questi temi, prendendo spunto dai grandi del passato per illuminare il presente. Nello specifico, il concilio dei Latini dell’undicesimo libro ripropone con forza l’immagine di una politica populista, interessata unicamente a interessi partici. Queste posizioni, però, non sono la scelta giusta perché non mettono al centro il bene pubblico, e infatti non sono in grado di rispondere alle sfide del mondo. Presentandoci un cattivo modo di fare politica, Virgilio ci indica la strada per una nuova, e migliore, vocazione all’agire pubblico.
Il 2 marzo il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha reso omaggio alle vittime del naufragio, avvenuto domenica scorsa nelle acque di Steccato di Cutro in Calabria, dell’imbarcazione sulla quale viaggiava un gruppo di migranti. È rimasto in piedi davanti alle bare segnate solo da codici alfanumerici, prive di nomi, di alcun simbolo di umanità e di riconoscimento. È rimasto in silenzio, simbolo unitario del dolore del Paese di fronte a questa tragedia.
È ricominciata ieri l’esperienza di FormPol, una comunità di giovani che da oltre dieci anni si ritrova per approfondire le questioni della politica e della società. La scelta del tema di quest’anno è ricaduta sulla sostenibilità, intesa come nuovo approccio umano alle cose, ossia il prendersi cura della fetta di mondo che ci è stata affidata, pur accettando di lavorare spesso dietro le quinte.
Le elezioni regionali tenutesi il 12 e 13 febbraio hanno mostrato la netta vittoria della coalizione di centrodestra, con il successo di Fontana in Lombardia (54,67%) e Rocca nel Lazio (53,88%). Fratelli d’Italia si è confermata la prima forza politica con il 25,2% in Lombardia e il 33,6% nel Lazio. Dato centrale è il crollo dell’affluenza: solo il 40,1% degli elettori delle due regioni si è recato alle urne ad esercitare il proprio diritto-dovere di voto.
Scuote le coscienze, o almeno dovrebbe, il “Caso Cospito”, storia di un anarchico - detenuto da oltre 10 anni e dal mese di maggio sottoposto al regime di carcere duro – che da 114 giorni prosegue lo sciopero della fame. La volontà del detenuto è chiara: lasciarsi morire lentamente e sotto i nostri occhi. Lo si evince dal mandato conferito pochi giorni fa al suo legale per impedire, attraverso vie giudiziarie, ogni forma di alimentazione forzata ove dovesse perdere conoscenza.Ma si fa presto a dire ordine. La nozione che il “fare ordine” evoca, richiama un’esigenza di sicurezza. Il concetto di ordine sembra, quindi, inestricabilmente intrecciato a quello di autorità.
Viviamo nell’epoca del nuovo caos globale, dell’emergenza permanente, del succedersi di contingenze impreviste e ingovernabili: la cifra dell’attualità è innanzitutto il dis-ordine. Per questo i richiami all’ordine hanno particolare fascino. Stabilità, pace e tranquillità sono il punto di forza di letture della realtà che si sono tradotte anche in proposte politico-istituzionali.
Ma si fa presto a dire ordine. La nozione che il “fare ordine” evoca, richiama un’esigenza di sicurezza. Il concetto di ordine sembra, quindi, inestricabilmente intrecciato a quello di autorità.
Dai tempi del Patto di Bretton Woods, era il 1944, ad oggi, mai come adesso l’Unione Europea era stata al centro del dibattito pubblico. Certo, l’UE ha vissuto molte sfide e di varia natura, e molte in tempi recenti: la crisi economico-finanziaria del 2008, che ha dato spazio alle politiche di austerity, linfa ineguagliabile per i populismi; l’avvento del Covid 19, che ha messo in ginocchio il mondo intero, Europa compresa; e ancora, la guerra in Ucraina, con urgenze a cascata per i Paesi dell’Unione Europea, dal contrasto all’innalzamento dei prezzi dell’energia alla predisposizione di un piano di aiuti al popolo ucraino.
Il “metodo democratico” è indicato dalla Costituzione come modalità con cui i cittadini possono concorrere a “determinare la politica nazionale” (art. 49). Il nostro...
Un anno fa ci lasciava il Presidente del Parlamento europeo, David Maria Sassoli. Tra le numerose commemorazioni organizzate per tenerne vivo il ricordo, risuonano...