Le parole di papa Francesco, pronunciate durante il suo viaggio in Kazakistan, illuminano il quadro politico che si è determinato dopo le elezioni del...
Qualche anno fa Pierluigi Battista scrisse, sulle pagine del Corriere della Sera, delle parole che valgono, ancora oggi, per chiunque si fermi a riflettere...
Era il 1990 quando grazie all’associazione Naga di Milano prendeva vita il primo corso per mediatori linguistici in Italia. Il contesto geopolitico era in fase di ridefinizione - con l’allargamento a Est dell’Unione Europea e il progressivo arrivo di migranti sulle coste italiane – ed emergeva una nuova esigenza sociale a cui rispondere: integrare diverse tradizioni e culture. Non era la prima volta in cui in Italia si affrontava il tema, ma è significativo notare che la figura del mediatore linguistico nasce in risposta ad un’esigenza concreta della società civile.
Se le cronache di questi giorni stanno dando il dovuto spazio alla rottamazione delle cartelle di pagamento (cosiddetta rottamazione quater), poco o nessun rilievo ha assunto il disposto maxicondono fiscale stabilito degli artt. 41 e 42 del Disegno di legge di bilancio 2023 presentato lo scorso 27 novembre 2022. Se il Ddl sarà approvato dal Parlamento, probabilmente, data la ristrettezza dei tempi, senza discussione alle Camere e senza correttivi, diventerà Legge dello Stato.
Comunità deriva da “communitas”. In filosofia, sociologia e filosofia del diritto molti autori hanno cercato di definire il significato di comunità a seconda dalle scuole di pensiero. Eppure, nel sentire collettivo il senso di comunità - e di appartenenza ad una comunità - spesso viene smarrito.Cosa significa per noi oggi comunità? Al di là delle definizioni, non c’è dubbio che “comunità” indichi una relazione forte che coinvolge più individui nella loro totalità. Comunità come reciprocità di donazione, ovvero di una relazione di “dare-darsi”, dove la propria identità non si perde, ma fa spazio all’altro nel donare.
La fotografia della condizione dei giovani nel nostro Paese non fa ben sperare: nel 2021 il tasso di abbandono scolastico ha raggiunto quasi il 13%; il numero dei NEET, i giovani che non studiano né lavorano, si aggira intorno al 23%. Nel 2019 e 2020 abbiamo assistito ad un aumento delle persone in situazioni di povertà assoluta e le fasce d’età 0-17 e 18-34 anni sono tra le più colpite. A questo si sommano gli strascichi psicologici lasciati sui più giovani dalla pandemia.
Le elezioni americane di metà mandato restituiscono due elementi su cui vale la pena soffermarsi: il voto dei giovani, il senso complessivo di queste elezioni rispetto ai temi trattati. Da questi è possibile trarre alcune conclusioni sulle dinamiche della politica americana, a partire da quelle interne al partito repubblicano. Le elezioni di midterm mostrano come la democrazia statunitense stia cercando di liberarsi dalla mostra del populismo e del radicalismo.
Includere non significa annullare per ricomprendere le diversità in un tutto ma, all’opposto, riconoscerle perché quel tutto sia una sintesi tra di esse, superiore alla loro somma. Secondo la filosofia di Leibniz, l’armonia è sempre sintesi delle diversità. Come accade in una sinfonia, sintesi di consonanze e dissonanze, o nel chiaroscuro dei pittori, sintesi di luci e ombre.
C’è ancora molto da costruire nonostante un contesto di minoranza sociale e di isolamento nella vita dei partiti per i credenti che vogliono impegnarsi. Le soluzioni alternative ci sono, sono scritte nella storia. Ce lo ricordano Eliot e Cullmann: fiducia e cooperazione, bene comune e felicità pubblica, sussidiarietà e dignità, rimangono le maglie del setaccio attraverso cui filtrare scelte e progetti, temi e provvedimenti, sogni e impegno quotidiano.